mercoledì 25 ottobre 2017

Maud Dowley Lewis, pittrice con artrite reumatoide.

Da una ricerca emerge un effetto benefico nelle persone con artrite reumatoide, a praticare hobby artistici,
come la modellazione di argilla, la pittura e l'origami, tutti quelli che comportano una vasta gamma di movimenti con le mani.

L'articolo pubblicato a gennaio 2017 nell'Indian Journal of Reumatology, fa sapere quali sono i maggiori benefici; più forza nelle prese, altre funzioni delle mani come chi svolge la comune fisioterapia ed efficacia nel gestire ed affrontare emozioni comuni nei pazienti di ar, tra cui rabbia, frustrazione e depressione.

Non apprenderemo mai se Maud Lewis, una delle più amate pittrici Canadesi affetta da artrite reumatoide fosse al corrente di questo studio ma quasi sicuramente i suoi dipinti allegri l'hanno aiutata a gestire la malattia.


Maud Lewis Dowley Biografia

Nata nel 1903 a Nuova Scozia in Canada, da giovane le viene diagnostica un'artrite reumatoide giovanile.
La malattia la costringe a passare la maggior parte del tempo in casa.
La madre le trasmette l'amore per la musica e l'arte, insegnandole a disegnare e dipingere.
Le prime realizzazioni artistiche, malgrado i dolori, sono cartoline natalizie dipinte ad acquerello e vendute porta a porta.

Rimasta senza genitori, all'età di 34 anni, dopo aver vissuto per un breve periodo con il fratello, si trasferisce a casa della zia.
Nonostante l'accoglienza calorosa, la giovane donna è intenzionata a lavorare e diventa la domestica di Everett Lewis.

Come nelle migliori fiabe i due si sposano e Maud prosegue con la sua passione, la sua miglior medicina
La casa diviene la principale tela. Dipinge all'esterno e all'interno della casa, sulle finestre, porte, vetrate, su qualsiasi superficie.
L'abitazione è talmente brillante e colorata che molte persone si fermavano sulla strada per ammirare i disegni.

La pittrice muore all'età di 67 anni.

Il film "Maudie, vita a colori" è tratto dalla sua vita"
Purtroppo non sono riuscita a trovare la data di uscita in Italia, spero di poterlo vedere almeno in inglese.


1 commento:

  1. Che bello quando ci sono testimonianze di persone che hanno affrontato le loro malattie senza abbattersi, ma anzi facendo qualcosa di creativo, trasponendo nell'arte il loro mondo interiore.
    Il film deve essere molto emozionante!

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