Assumere la pillola contraccettiva riduce la possibilità di sviluppare l'artrite reumatoide.
Uno studio effettuato tra il 1996 e il 2014 dall'istituto Karolinska di Stoccolma (Svezia) e pubblicato nella rivista !Annals of the Reumatic Diseases! ha coinvolto 7 mila donne.
A tutte è stato prelevato un campione di sangue per esaminare gli anticorpi anti-citrullina (ACPA) ed analizzato il loro stile di vita, metodo contraccetivo ed allattamento.
Appare evidente che chi per 7 o più anni ha utilizzato la pillola contraccettiva ha il 19% di possibilità minori di ammalarsi di artrite reumatoide.
Ciò nonostante chi ha smesso di utilizzarla sembra ancora beneficiare di un effetto protettivo, con un rischio inferiore del 13%.
Questo ha spinto gli scienziati a reputare che i fattori ormonali e riproduttivi (estrogeni e progesterone presenti nella pillola) possano concorrere a questo esito.
Si tratta di uno studio osservazionale per cui non si possono trarre risultati solidi sulla causa e l'effetto.
Il numero dei partecipanti è stato grande, ed una ampia gamma di fattori teoricamente influenti è stata controllata.
Le conclusioni scrivono
"Sono necessarie ulteriori ricerche per esplorare i meccanismi biologici dei risultati".
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